10/12/2018

Da quando è uscita la notizia che il rilascio di WordPress 5 avrebbe portato con sé l'integrazione del content builder Gutenberg è iniziato per molti un vero e proprio dramma, reputando questa una scelta scellerata e ritenendo Gutenberg un pessimo builder.

In questo articolo vediamo se Gutenberg è così terribile come molti sostengono e quali possono essere i possibili scenari futuri.

Cos'è Gutenberg

Gutenberg è il nuovo editor di WordPress che finora ha ricevuto recensioni contrastanti, per non usare altri termini, dalla community di WordPress. Lanciato come plugin a scopo di test, attualmente ha una valutazione media di 2,2 / 5 con 1082 persone che lo hanno valutato con una stella. 

Rating Gutenberg

L'utilizzo di Gutenberg, da parte di WordPress, è sicuramente una strategia per mettersi in linea con competitor come Medium, Wix e Squarespace. 

Non dimentichiamo infatti che se WordPress.org è gratuito, WordPress.com è a pagamento e visto che si basa sul core del .org, Matt Mullenweg con la sua azienda, Automattic, sta cercando di tenersi al passo per non perdere terreno e clienti.

è da dire che la scelta di integrare Gutenberg al momento sembra cozzare un pò con la filosofia di WordPress. Ecco alcune parti tradotte dalla pagina "La nostra filosofia":

Il core di WordPress fornirà sempre una solida serie di funzionalità di base. È progettato per essere leggero e veloce e sarà sempre così. Ci viene costantemente chiesto quando la caratteristica X sarà realizzata o perché il plugin X non è integrato nel core. La regola generale è che il core deve fornire funzionalità che l'80% o più degli utenti finali apprezzeranno e useranno. Se la prossima versione di WordPress uscirà con una caratteristica che la maggior parte degli utenti disattiveranno immediatamente o penseranno di non utilizzare mai, avremmo fallito. Se ci atteniamo al principio dell'80% questo non succederà mai

In base a questa filosofia, dato che Gutenberg è fondamentalmente un plugin per page builder molto avanzato (come i numerosi plugin premium sul mercato che svolgono un lavoro simile e probabilmente soffriranno questa scelta), è discutibile il motivo per cui Gutenberg è stato inserito nel core di WordPress, se non fosse che c'è in atto una massiccia evoluzione della piattaforma che porterà ad un totale cambio su come verrano creati temi, pagine e contenuti

Quello che possiamo augurarci e che non succeda quando riportato di seguito:

Se la prossima versione di WordPress uscirà con una caratteristica che la maggior parte degli utenti disattiveranno immediatamente o penseranno di non utilizzare mai, avremmo fallito. 

Da parte sua Matt Mullenweg, co fondatore di WordPress, afferma che Gutenberg cambierà le regole del gioco e diventerà un punto di riferimento per tutti: designer, sviluppatori e web agency.

Sarà possibile integrare facilmente contenuti all'interno delle pagine, dei post e delle sidebar e non sarà necessario usare shortcode o builder aggiuntivi. I web designer potranno usare direttamente Gutenberg per creare fantastici temi e layout.

Questa è la previsione, l'unica cosa che possiamo fare è aspettare le nuove versioni di Gutenberg e di WordPress e vedere come reagirà la community quando tutto sarà gestito a blocchi con l'arrivo della fase 3. Ma prima di vedere cos'è questa fase 3 diamo una veloce panoramica su come funziona Gutenberg.

Come funziona, breve panoramica

Gutenberg, in questa prima fase,  sostituisce l'editor di contenuti di TinyMCE e aggiunge importanti funzionalità e la gestione drag & drop per la creazione dei contenuti. È un'interfaccia lato client creata con React che utilizza un sistema basato su blocchi, simile a Elementor o Thrive Architect per intenderci. Una delle ragioni di questa scelta è semplificare l'esperienza utente rendendo il sistema più semplice da usare.

Diamo uno sguardo veloce al funzionamento di Gutenberg.

WordPress 5.0 e Gutenberg

Come vedi dall'immagine la struttura della pagina è cambiata, notevolmente. La parte centrale della pagina è totalmente dedicata alla creazione dei contenuti tramiti i blocchi selezionabili dal "+" in altro a sinistra, mentre tutte le altre impostazioni e configurazioni sono state spostate nella sidebar alla tua destra, anche questa modificata e modernizzata.

I blocchi una volta aggiunti alla pagina mettono a disposizione una serie di funzioni che ti permettono di personalizzare i contenuti. I blocchi possono essere spostati facilmente verso l'alto o verso il basso. Non si è persa la possibilità di modificare direttamente l'HTML anzi direi che è migliorata in quanto puoi modificarlo per ogni blocchetto senza correre il rischio di perderti all'interno del codice della pagina come succedeva con TinyMCE.

Anche la gestione del titolo e del permalink è leggermente cambiata.

Gutenberg a mio parere NON merita una stella di valutazione, è un builder neonato che ha ampi margini di miglioramento. Probabilmente la community non digerisce la scelta di integrarlo nel core o lo mettono a confronto con cugini più antichi e blasonati come Divi, Elementor o Thrive Architect.

WordPress 5 va installato subito?

Una delle domande che tutti i possessori di un sito WordPress si stanno ponendo in questo momento è: Aggiorno o aspetto?

Come spesso succede la risposta a questa domanda è: dipende.

Se hai un sito che usa Custom Posts o Custom Field, per il momento, non aggiornare, perché perderesti l'accesso a questi contenuti, aspetta futuri aggiornamenti.

Se invece vuoi aggiornare ma non vuoi usare Gutenberg sappi che è possibile disabilitarlo come spiego nel video di seguito.

Se non utilizzi altri builder e plugin particolari (controlla sempre la compatibilità) aggiorna e inizia  prendere confidenza con il nuovo sistema.

In generale, comunque, prima di aggiornare a WordPress 5.0, ecco alcuni aspetti da considerare:

  • Creare un backup prima di aggiornare a WordPress 5.0. Non puoi tornare indietro!
  • WordPress 5.0 può rompere il tema!
  • Dovrai adattarti a un modo diverso di usare temi e plugin.
  • La transizione a Gutenberg non sarà facile. Armati di pazienza!
  • WordPress 5.0 sostituirà tutto con i blocchi. Anche i plugin.
  • Non aggiornare subito a WordPress 5.0. Aspetta qualche mese.

Cosa ci attende nel futuro di WordPress

L'obiettivo è quello di creare un nuovo modo di gestire WordPress e passare dalla gestione con i plugin ad una gestione a blocchi.

Infatti quella che stiamo vivendo adesso è solo la prima fase di un progetto più a lungo termine.

Nel primo passaggio della fase 2, verranno introdotti dei blocchi nel Customizer per creare un'esperienza utente più coerente e offrire agli sviluppatori un percorso più agevole per l'aggiornamento dei temi. A lungo termine si arriverà ad un editor completo, per ogni parte del sito.

Per esempio i Widget in un futuro prossimo cambieranno da come sono ora a come vedi nell'immagine in basso, con una gestione a blocchi.

Anche la gestione dei menu verrà totalmente modificata così come la pagina del Customizer.

Una volta convertiti in blocchi i widget e altri elementi, come i menu, ciò che succederà, nella fase 3, è riunire tutti questi elementi in un editor globale del sito, in cui non sarà più necessario cercare i controlli nel menu di personalizzazione, ma basterà modificare i blocchi e spostarli tra le varie sezioni.

Considerazioni finali

Gutenberg è indubbiamente un cambio epocale per WordPress e potrebbe benissimo spingerlo al di sopra dei suoi concorrenti e portare, nel prossimo anno, la sua quota di mercato ancora più in alto. Come la vede Matt Mullenweg questo è un nuovo inizio che porterà ad un'importante evoluzione della piattaforma da qui ai prossimi 10 anni.

D'altra parte l'impatto di Gutenberg potrebbe essere potenzialmente negativo, molti utenti, per esempio, non hanno intenzione di usarlo e di rimanere con la vecchia versione.

C'è il rischio che la possibilità di disabilitare Gutenberg porterà a due diverse versione di WordPress, creando un'esperienza frammentata che se non gestita adesso avrà poche speranze di una futura convergenza. In più è online da agosto 2018 una piattaforma parallela, ClassicPress, con un suo team di sviluppo, che riparte da WordPress 4.9.8. Per cui potremmo avere tre differenti strade. 

In conclusione, secondo me, Gutenberg ha messo in evidenza, e sta risolvendo (spero), uno dei problemi che WordPress si porta avanti da un po' di anni, la staticità dovuta alla necessità di retro compatibilità. Ora WordPress deve crescere ed evolversi e non può farlo portandosi dietro 15 anni di temi e plugin, anche se dolorosa come transizione probabilmente è necessaria e obbligherà tutte le software house che producono plugin e temi ad allinearsi.

Scrivimi nei commenti cosa ne pensi, se hai già aggiornato e se hai riscontrato particolari problemi.

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Sull'autore

Roberto Delisio

Sono più di 15 anni che lavoro alla realizzazioni di applicativi e siti web. Metto la mia esperienza a disposizione di chi ha necessità di sviluppare o gestire il proprio sito in Wordpress.

  • Un fatto che gli sviluppatori di wp sottovalutano è che molti usano questo strumento per lavoro, e la sua semplicità ha permesso di bypassare la mediazione del webmaster di turno. Ora a una moltitudine di utenti di questo genere si sta dicendo “impara a usare un modello tutto nuovo di inserimento contenuti”. È ovvio che la reazione sarà di rifiuto.
    Secondo me non è sbagliato il concetto di Gutenberg, ma è stata clamorosamente sbagliata l’implementazione. Se si deve passare a una gestione a blocchi, tu non mi devi più dare un panel di backend, ma a questo punto la possibilità di operare direttamente sul frontend, ma in maniera molto più semplice e veloce (nel senso di meno macchinosa) rispetto alle personalizzazioni dell’aspetto attualmente disponibili.
    Se rivoluzione doveva essere, doveva esserlo su tutti i fronti, ma facilitando il lavoro dell’utente finale, e non complicandogli la vita: se devo dismettere le mie vecchie e radicate abitudini, lo devo fare per una novità più semplice e più funzionale al contempo, non più funzionale ma meno semplice.

    Ciao, complimenti per l’articolo 🙂

    • Ciao Marco, grazie del tuo commento!

      Gutenberg è agli inizi e nonostante sia molto lontano da editor come Elementor, Architect o Divi non è detto che non si evolva verso tale direzione.

      Staremo a vedere!

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